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Brunetta: «Modello unico di contratto per pubblico e privato»

dall'inviato Piero Fornara

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6 GIUGNO 2008


SANTA MARGHERITA LIGURE – Brillante, canzonatorio, incontenibile. Ultimo relatore della prima giornata al convegno dei Giovani di Confindustria a Santa Margherita Ligure, il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta apre con una battuta destinata a raccogliere applausi: «Che gentili! Mi avete fatto un piccolo rialzo....»..

Per Brunetta il nuovo modello contrattuale deve essere «unico», valido sia «per il mondo del lavoro privato e del lavoro pubblico: questo non può avvenire se il privato tratta e discute e poi una sera si dice che il nuovo modello si applica anche al lavoro pubblico, come avvenne nel 1993. Il dibattito deve avvenire in maniera parallela, anche allo stesso tavolo. Altrimenti si ghettizza il mondo del lavoro pubblico».

Entro dieci giorni, aggiunge, «sarà presentato al Parlamento il pacchetto di rilancio e riforme per la Pubblica amministrazione. Gli amministratori pubblici che sbagliano devono essere rimossi dai loro posti: la «sanzione elettorale», infatti, «non basta perchè il voto si può comprare». Brunetta non ha mancato di tuonare contro i «fannulloni», ottenendo in cambio nuovi applausi. Quello che serve, che si tratti di «sindaco, direttore di Asl, ministro, presidente del Consiglio», se non fa il suo dovere, è il commissariamento. E che la «sanzione elettorale» non sia sufficiente, secondo Brunetta, lo dimostra il caso Bassolino: «È mio amico - ha detto - ma ha vinto le elezioni al primo turno, sia da sindaco che da governatore, sempre con il 65% dei voti, mentre lo scandalo dell'immondizia a Napoli c'era già. La sanzione del citttadino nei confronti del policy maker - ha detto ancora Brunetta - non basta: ci vuole quella del mercato, che arrivi prima». Come il datore di lavoro privato quando è inefficiente viene punito dal mercato, così il datore di lavoro pubblico deve essere sanzionato quando è inefficiente. Brunetta ha anche confermato di avere allo studio una sorta di "class action" per il settore pubblico.

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